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È ARRIVATA LA VERSIONE CARTACEA!

Da lettrice ho sempre dato per scontato che i libri esistessero solo o principalmente in forma cartacea.

Da scrittrice, non avete idea di quanti accidenti ho tirato alla piattaforma online che non solo non accettava i file per la stampa, ma non spiegava nemmeno perché. Devo ringraziare la tenacia di Riccardo Ferrari (e cito anche il tentativo a vuoto di Simone Piumi) se adesso L’arrivo dei fantasmi ha una versione cartacea.

È un’occasione per festeggiare perché non esiste buon libro che non si preferirebbe avere in versione fisica. Poter sottolineare o raggiungere subito i passaggi che più ci hanno colpito ed esporre gioiosamente l’opera che li racchiude sono senza dubbio punti di forza della carta.

Carta che non poteva mancare per via di un cardine essenziale della mia poetica: creare storie memorabili. Nelle mie storie inserisco spesso umorismo ed elementi fantastici, ma far ridere non è la mia unica ambizione. Il mio obbiettivo è forgiare storie che vengono ricordate anziché strappare cinque stelle di recensioni e poi finire nel dimenticatoio dopo un paio di mesi. I libri dimenticabili mi irritano e faccio l’impossibile per evitare di scriverne.

L’arrivo dei fantasmi è pieno di originalità, sorprese e umorismo, ma il suo mondo è molto più vasto e complesso di quanto possa far pensare una lettura limitata solo al primo volume. L’invasione di spettri provenienti da un cartone animato talmente di nicchia da essere ricordato da ben pochi è soltanto uno dei tanti elementi con cui la protagonista si dovrà scontrare e non è nemmeno il più temibile.

La Terra lì descritta non è la nostra, bensì un mondo simile al nostro; ciò consentirà di esplorare temi importanti in maniera indiretta, arrivando al cuore delle cose per vie molto meno battute (e scontate) delle solite.

In questo mi sono ispirata a un mio modello nonché un grande della nostra letteratura: Ludovico Ariosto. Presentava il mondo a lui conosciuto delle corti e le angosce legate al suo periodo storico, senza per questo risultare noioso. Al contrario, le vicende dei cavalieri sono anch’esse una preziosa fonte di informazioni sui gusti poetici, la sua abilità compilatoria e compositiva e il modo con cui egli e i suoi contemporanei concepivano l’idea di cavalleria.

L’invasione del paese già a soqquadro vuole essere una serie con tante storie e personaggi che si incrociano con l’andamento solo apparentemente rilassato di una serie animata. Non tutti i capitoli spingeranno avanti la storia con la stessa velocità, ma tutti presenteranno personaggi nuovi o esploreranno aspetti in ombra del mondo o di personaggi già noti con la profondità concessa soltanto alla parola.

Detesto quando personaggi apparentemente interessanti si svelano delle macchiette o quando capitoli ben scritti non aggiungono nulla a ciò che già sappiamo.

E voi? Siete d’accordo? Preferite gli ebook o i libri fisici? Avete letto L’arrivo dei fantasmi? Commentate, iscrivetevi e non perdetevi il secondo volume che uscirà a settembre!

Questo articolo ha un commento

  1. Ciao Gioia
    la tua tenacia e determinazione sono il segreto di questo tuo personale successo. A cui seguirà anche quello del pubblico che inizierà a seguirti!

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