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KIRBY: INNOCENZA E POTENZA

Pur essendo meno famoso rispetto a Super Mario, anche Kirby è la star di una serie di videogiochi sviluppati dalla Nintendo (e a differenza di Mario, da Hal Laboratories); è un’adorabile pallina rosa le cui avventure sono un alternarsi tra azione, platform e rompicapo al salvataggio di Dream Land, altri mondi e l’universo attaccati da temibili nemici. Quando si pensa a personaggi dei videogiochi abbastanza forti da poter sconfiggere entità cosmiche che incarnano il Male, Kirby non è sicuramente il primo a venire in mente, ma sottovalutarlo è un grave errore.

La narrazione non è certo il focus principale dei suoi giochi; tuttavia, mettendo insieme indizi lasciati in buona vista o nascosti nelle schermate di pausa, è possibile intravedere una storia più grande: un popolo ormai estinto ha lasciato ai posteri artefatti che esaudiscono i desideri o simili portenti facendo pagare a chi li rimette in funzione un prezzo troppo alto. Per chi ama la difficoltà, sono spesso presenti modalità di gioco più ardue rispetto a quella principale, ma niente di tutto ciò è il focus principale dei giochi di Kirby o il motivo del suo appeal.

Kirby incarna a meraviglia un’estetica kawaii (ossia carina e pucciosa) che richiama l’attenzione di chiunque, con quei grandi occhi innocenti da neonato e il sorriso spensierato di chi passa i pomeriggi a giocare o pisolare. Gli esperti di marketing diranno che questo basta a renderlo un’icona, ma in realtà, per chi lo conosce meglio, i motivi per amarlo aumentano. Non è solo questione di ripeterci “aww che carino” mentre attraversiamo livelli colorati, ma di vedere l’innocenza incarnata sconfiggere mostri terrificanti senza perdere sé stessa o essere rovinata da sentimenti negativi. È il sogno di poter affrontare qualsiasi cosa senza bisogno di essere perfetti, cool o catafratti nell’indifferenza, ma al contrario, conservando la sete di vita, la spontaneità e la disposizione alla gioia tipiche dell’infanzia. È un’evasione a cui è difficile non concedersi ogni tanto.

Molto spesso i suoi giochi non puntano solo sulla bellezza di Kirby: Kirby e l’oscuro disegno è situato in un mondo in tutto e per tutto simile a un album da colorare e Kirby e la stoffa dell’eroe in uno di stoffa dove è impossibile morire. Gioia, senso di meraviglia e creatività sono costanti che accompagnano il giocatore a ogni passo e poiché sono cose che cerco in un videogioco, non ho potuto fare a meno di diventarne una fan e dedicargli questo articolo.

Conoscevate già Kirby? Se volete sapere più curiosità su di lui e altri videogiochi o preferite che parli di altro, fatemelo sapere nei commenti!

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