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Reign of the seven spellblades: un brillante Harry Potter al contrario

Reign of the seven spellblades è una light novel che ho adorato e che merita di essere conosciuta.

Un gruppo di giovani vive in un mondo di magia e mostri e inizia a frequentare una scuola speciale focalizzata su questi argomenti. Seguono amicizie, schermaglie amorose, bisticci con professori irragionevoli e attacchi violenti in cui rischiano la pelle. Suona familiare? È la premessa di Harry Potter, ma anche di questo romanzo che ribalta costantemente le aspettative e la prospettiva rispetto alle vicende del famoso maghetto. Se Hogwarts promette ai suoi studenti una certa sicurezza a patto di rispettare alcune regole, la scuola di Kimberly lascia ai suoi studenti una grandissima libertà corredata dalla filosofia “fai quello che vuoi, se ti fai male o resti ucciso, affari tuoi”. Un’altra considerevole differenza è che l’uso continuo della magia corrompe i maghi; Voldemort scapperebbe urlando se incontrasse uno studente del quarto anno. Oppure sarebbe un comune professore e nemmeno uno dei più pericolosi. Fin dalla cerimonia di benvenuto alle nuove matricole è messo in chiaro che una parte di loro non sopravvivrà o impazzirà. La scuola è costruita su un labirinto profondissimo pieno di trappole e segreti… ed è solo l’inizio.

Il tono è sensibilmente più crudo rispetto alle storie di Rowling: sebbene siano assenti scene splatter, il sangue non manca di scorrere, alcuni dei protagonisti hanno alle spalle storie difficili e la tematica dei diritti delle creature magiche semi-umane è trattato con più serietà… e realismo. Non vengono nascosti i punti forti e deboli dei diversi argomenti e come ottime e orribili persone si celino in entrambi gli schieramenti.

Non è tuttavia una storia cupa o angosciosa, né un thriller; i momenti leggeri e divertenti non mancano e bilanciano egregiamente quelli più tesi.

Non vi svelerò cosa accade nella prima o nell’ultima scena, ma la seconda in particolare ci mette davanti a un fatto: impariamo molto dei protagonisti, ma non tutto e non vedo l’ora di rimediare con il seguito! Quando ho iniziato a leggere questo libro, capii che la parte difficile era metterlo giù ed era molto tempo che una lettura non mi avvinceva così.

Ci sono altri punti di originalità, ma vorrei li scopriste da soli.

Leggerete questo romanzo? Vi piacciono le storie ad ambientazione scolastica oppure, come me, faticate a leggerle a meno che non ci siano altri ingredienti a stuzzicare il vostro interesse? Adorate il fantasy o preferite ambientazioni più realistiche? Fatemi sapere nei commenti e continuate a seguirmi!

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