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La saga di Nevermoor: ossia la mia lettura preferita quest’estate

Non amo le storie con ambientazione scolastica. Harry Potter fu un’eccezione, ma mentre il mio amore per la sua saga sbiadì per poi esaurirsi entro il quinto volume, questa estate è nato in me un amore più potente per un’altra saga magico – scolastica a mio avviso superiore a quella del famoso mago con gli occhiali. Ringrazio di cuore il gruppo Facebook Libri Fantasy per questo magnifico suggerimento!

Si tratta delle avventure di Morrigan, (finora) due libri (Nevermoor e Wundermaker) scritti dalla bravissima Jessica Townsend.

Una protagonista coraggiosa, curiosa, ingiustamente odiata ma indomita e per niente vittimista: Morrigan è talmente sfaccettata che mi ha subito incuriosito; a farmi perdere la testa fu invece l’ambientazione.

Il primo libro è dedicato ai bizzarri e difficili esami di ammissione per entrare nella prestigiosa (e potentissima) Wundrous Society, mentre il secondo narra le vicende della prima parte dell’anno scolastico per i nuovi ammessi, ossia Morrigan e altri… amici o nemici? Tutto quanto, dai personaggi fino agli edifici e ai vicoli – non sempre sicuri – della città di Nevermoor trabocca di così tanto senso di meraviglia che non credevo ai miei occhi mentre leggevo.

Le trovate magiche, gli esseri di altre specie che popolano lo Stato Libero (di cui gli abitanti dello Stato in cui è nata Morrigan nemmeno sospettano l’esistenza), le loro usanze, una Storia non sempre studiata e conosciuta correttamente, un villain potente, malvagio e decisamente più interessante di Voldemort… cos’altro potrei chiedere?

Ogni dettaglio, ogni pagina è una festa per l’immaginazione, è come una fotografia dove non è bello e intrigante solo ciò si trova in primo piano ma anche ciò che è nel secondo e nello sfondo…

E poi i personaggi, che riprendono topos già noti rivisitandoli, arricchendoli e incarnandoli al meglio. Aspettatevi mentori benefattori non sempre infallibili, tradimenti insospettabili e segreti.

Ho apprezzato il fatto che questi libri menzionino come pregiudizi e falsità possano trovarsi ovunque senza per questo calare la lezioncina dall’alto o sconfinare nel nichilismo, in quella patina di grigia disperazione che a mio avviso avvolge più storie del necessario.

Ora so cosa voglio: che il terzo libro esca presto e non permetta a quella vena di immaginazione, fantasia e gioia di vivere che scorre così rigogliosa in quell’inchiostro di esaurirsi.

E voi? Conoscevate questa serie? Vi piacciono i fantasy con ambientazione scolastica o preferite opere più serie? Qual è il vostro fantasy preferito? Fatemi sapere tutti nei commenti!

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