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Top 5 light novel rosa

Light novel; ne leggo moltissime e in questo articolo volevo consigliarvi le migliori a tema storie d’amore.

Come forse avrete scoperto nell’articolo precedente, il rosa non è il mio genere letterario preferito, ma non vi disdegno brevi incursioni. I romanzi che sto per consigliarvi sono light novel (YA giapponesi che mi leggo nella versione inglese) rosa che mi sono piaciute e spero potrete apprezzare anche voi.

In quinta posizione, The saint magic power is omnipotent. Tratta delle vicende di Sei, una giovane impiegata che viene evocata in un mondo di magia e incantesimi per via dei suoi supposti poteri di purificazione capaci di salvare (quel)l’umanità dai mostri. Sfortunatamente, assieme a lei è stata evocata anche una ragazza più giovane e carina che secondo il principe sarebbe la vera prescelta e Sei si reinventa così una vita tranquilla e un nuovo lavoro incentrato sul suo amatissimo hobby: la cura e la conoscenza delle piante. Ma non è detto che quei giorni pacifici durino in eterno e non sia lei la prescelta… ho apprezzato i vari intermezzi di azione e che gli altri personaggi, dai nobili, ai cavalieri, al re, appaiano come esseri umani con pregi, difetti e determinate ragioni per agire come agiscono. È la serie di cui accennavo nelle storie che la cosa più irreale non era la magia, ma il fatto che tutti gli uomini fossero beneducati. E belli. È un rosa che mi è piaciuto, continuerò a leggere e vi consiglio. A pari merito, vi cito anche Bibliophile princess e The extraordinary, the ordinary and SOAP!. La prima è la storia di una nobile innamorata dei libri che acconsente a creare un falso fidanzamento con il principe, solo per vedere questa relazione prendere una piega imprevista. Ci sono intrighi, mistero, una buona alchimia tra loro due e sentimenti profondi e genuini. La costruzione del mondo è ben curata ma resta una storia tranquilla e piena d’amore il cui unico difetto è il rischio melassa, caratteristica che condivide con la  seconda serie in questione. Quest’ultima tratta delle vicende di un’umile lavandaia al castello che un bel giorno scopre che i suoi poteri magici legati alla pulizia possono ammansire i mostri che minacciano di distruggere il regno… nonché guarire fisicamente e mentalmente gli esseri umani. Si unisce così a un gruppo di eroi già in viaggio per salvare il mondo tra i quali c’è l’uomo che ama. Non mancano momenti tesi, di azione e di domande e per questo meritava almeno una citazione.

Al quarto posto, The white cat’s revenge as plotted from the dragon king’s lap. La giovane Ruri viene evocata assieme a dei suoi compagni di classe per salvare un regno medievale dalle mire di uno confinante popolato (anche) da mostri mutaforma. Nel gruppetto c’è però anche Asashi, presto considerata la prescelta e idolatrata da tutti e la sua presenza porta indirettamente il re e i dignitari ad abbandonare Ruri a morire in una foresta. La ragazza sopravvive e da allora inizia a meditare vendetta; incontrerà alleati, amici e scoprirà di avere poteri magici a lei sconosciuti che la porteranno a vivere una vita pacifica e soddisfacente nella capitale del regno confinante… come un gatto bianco. Per scoprire i dettagli della sua trasformazione e le vere intenzioni dei suoi evocatori vi invito a leggere la serie! Dov’è il rosa? Tra di lei e il nuovo re, un giovane che si affezionerà subito alla gattina dall’intelligenza e parola umana…

Al terzo posto, Our last crusade or rise of a new world. Avevo accennato a questa serie in precedenza, ma vale la pena ripresentarvela: ricorda Romeo e Giulietta ed è ambientata in un mondo in un cui un vasto impero tecnologico guerreggia da secoli contro un principato retto da una monarchia di maghi. Una principessa di quest’ultimo, la potentissima Aliceliese si scontra con l’abilissimo spadaccino Iska, un soldato semplice dell’impero fresco fresco di scarcerazione e degradamento per aver liberato una maga dalla prigione imperiale. Tra i due scatta qualcosa. Amo questa serie per l’unione di azione, magia, caratterizzazione dei personaggi, intrighi politici (ci sono carogne da ambe le parti) e l’amore acerbo, tormentato eppure tenero tra Aliceliese ed Iska. Come nelle serie che ho citato finora, mancano le scene piccanti, ma la tendenza a costruire situazioni ambigue e presentare tutti i personaggi come sexy può dare fastidio. Lo dà anche a me, ma non al punto di impedirmi di godere di una serie che, per quanto imperfetta, resta originale e coinvolgente.

In seconda posizione, Tearmoon empire. Una principessa viziata vede il proprio regno cadere in rovina e viene decapitata solo per risvegliarsi nel suo letto e nel suo corpo di dodicenne. Un brutto sogno? No, perché accanto a sé ha il suo diario, bagnato del suo stesso sangue, che riporta gli eventi del suo passato che adesso è diventato un futuro da scongiurare. La protagonista non è una santa, ma vedere i suoi timidi segnali di maturazione e la sua gioia nel riassaporare la libertà e una vita più aperta e molto meno egoista della precedente è assai gradevole. Gli incoraggiamenti nei confronti del suo nuovo partner danno inizio a una relazione d’amore e stima reciproca e fa emergere in lui pregi del tutto assenti nella vecchia linea temporale. Ho già menzionato questa serie in un vecchio articolo e in più è priva del difetto di Our last crusade. Amore, azione, intrigo e molti personaggi da scoprire.

Al primo posto metto una serie nuova che ho scoperto di recente: Reset! The imprisoned princess dreams of another chance! La principessa Annabel, tradita dal suo futuro marito, viene incarcerata e dopo mesi di prigionia, è messa al corrente della conquista del suo regno e assiste alla morte dell’eroica guardia del corpo che l’aveva accompagnata nel viaggio e sostenuta moralmente in quei tempi bui. La rabbia è tale da risvegliare i suoi poteri magici latenti e farla svenire in un’onda di potentissima energia magica. Si risveglia a sei anni prima, dodicenne, ma a riprova del suo viaggio nel tempo c’è la pietra magica donatale dal suo cavaliere subito prima di spirare. La premessa è simile a Tearmoon empire, ma i personaggi sono caratterizzati meglio, la protagonista è molto più matura, empatica e intelligente e c’è un più robusto ingrediente di mistero: perché il suo futuro marito è passato improvvisamente dall’amore all’odio? L’incarcerazione di lei non gli avrebbe portato alcun giovamento. Perché colei che ha preso il suo posto sembrava odiarla senza averla mai conosciuta? Perché alcune vicende si svolgono diversamente dalla vecchia linea temporale? Fin dalle prime battute, Annabel abbandona la passività della sua vecchia vita (da lei assunta nella falsa convinzione di poter giovare di più ai suoi cari e ai suoi sudditi) e diventa un personaggio dinamico e coraggioso. Il rosa è nella relazione con il suo cavaliere redivivo, più giovane e privo del ricordo del futuro, sempre impeccabile con lei e che compirà scelte diverse rispetto al passato/futuro.

E voi? Quali sono i rosa che consigliereste? O preferite altri generi letterari? Cosa leggerete per San Valentino? Fatemelo sapere nei commenti e continuate a seguirmi!

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