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Le mie letture d’agosto 2022

Le mie letture d’agosto tra alti, bassi e consigliati

 

Leggere in riva al mare, accomodata su una sdraio e accarezzata dalla brezza marina è una delle gioie della vita che apprezzo di più. Oggi vi parlerò dei libri che ho letto ad agosto.

 

Il coraggio e la paura è un saggio che ho letto per la sfida dungeon readers perché conteneva la parola paura e devo confessare che non mi ha fatta impazzire. Accanto a spunti interessanti e parole che non conoscevo, se ne accompagnavano altre già note e il risultato finale è stato una specie di vocabolario dell’ovvio accompagnato da predicozzi. Non male, ma neanche il massimo.

A wild last boss reappeared volumi 8 e 9, è la conclusione di una saga fantasy d’azione che seguivo da anni e mi ha lasciato un vuoto nel cuore. Ha scene d’azione fantastiche, così assurde e distruttive da far quasi ridere, ma al tempo stesso è un racconto epico che chiude finalmente il cerchio rispondendo alle domande rimaste inevase sulla struttura del suo universo. L’ultimo libro contiene vicende extra oltre al finale che ho trovato inutili e quasi noiose, ma nel complesso è una serie che consiglio di leggere.

Horrorstör è un libro che avevo paura di leggere per Dungeon readers. Ne avevo sentito parlare come di un horror atipico ambientato in un megastore; sebbene non abbia cominciato a farmi paura prima di arrivare a metà, è riuscito comunque a farmi accapponare la pelle. Ho apprezzato l’originalità, ma dopo un tot il messaggio “le corporazioni sono malvagie” si respira persino nei numeri di pagina, suscitandomi la reazione “grazie, ho capito, ora basta”. Più di un risvolto del finale mi ha convinta poco, ma resta un libro con aspetti positivi che ha saputo agganciarmi.

She claimes herself to be the pupil of the wise men volumi 4 e 5. Ci sono momenti in cui vorrei che l’autore si risparmiasse certe scelte, ma nel complesso resta un bel fantasy in cui alternano a battaglie e scene d’azione, un profondo senso di avventura, meraviglia, scoperta e anche tranquillità. Una persona si ritrova a vivere nel videogioco fantasy a cui ha giocato, ma ci sono ovvie differenze e impara a scoprirle mentre è in missione per ritrovare altri ex-giocatori che possano difendere il regno prima dello scoppio di una guerra con quelli confinanti. Lo amo nonostante i difetti e lo considero un’ottima opzione se si cerca una pausa dal dark fantasy.

Holmes of Kyoto volumi 4, 5 e 6. In questa serie “gialla” (tra virgolette perché ci sono misteri ma non muore nessuno) un brillante intenditore d’arte si improvvisa investigatore e si innamora ricambiato di Aoi, una giovane a sua volta dotata di un occhio fino che è spesso la narratrice. L’ho apprezzato per il senso di calma e serenità che si respira nelle sue pagine – assieme alle tante cose che si imparano sul Giappone e Kyoto. Il sesto è più serio degli altri, ma se si cerca un giallo con pochi psicodrammi, questa serie è un’ottima scelta.

I will cook with my fluffy friends volume 4. L’unico difetto è che l’ho finito troppo presto. La protagonista è la nobildonna di un mondo fantasy che si destreggia con serenità tra vecchi, nuovi amici e nuove minacce contro la pace e la stabilità del regno. L’atmosfera rilassata e “pucciosa”, intrisa di fantasia, ne fa una splendida lettura escapista. Tranne per me che ora dovrò aspettare mesi per sapere come andrà a finire con il matrimonio del suo ex; è piuttosto probabile che proveranno a metterla in trappola e voglio vedere come ne uscirà.

Bofuri, volume 5. La serie tratta di una giovane e inesperta giocatrice che diventa bravissima a un gioco in realtà aumentata. A scene tranquille e di esplorazione del mondo di gioco se ne accompagnano di azione, ma devo confessare che in questo volume la noia ha avuto il vantaggio sul resto delle emozioni.

Expedition cooking with the royal knights. La protagonista è un’elfa malvista dal proprio villaggio perché incapace di usare la magia, perciò ne esce e va trovare lavoro in città, dove le sue conoscenze su come preservare il cibo e cucinare salvano (quasi) la pelle al plotone di cavalieri con cui va in missione. Se cercate un mix tra fantasy, cucina, personaggi carini e occasionali scene d’azione e pericolo, ve lo consiglio proprio.

Un libro che invece boccerei è Even dogs go to other worlds. Ci sono molti modi per rendere interessante la storia di una persona qualsiasi che di colpo, senza motivo apparente, si ritrova in un altro mondo, ma questa storia non ne adotta nessuno. È lento, prevedibile, l’ambientazione è generica e noiosa e i personaggi pure. Nell’ultimissima parte si riscatta, ma nel complesso ha troppi difetti per indurmi a proseguire la lettura.

I got a cheat skill in another world and became unrivaled in the real world ha una premessa interessante: cosa succederebbe se una vittima di bullismo acquisisse improvvisamente un enorme potere? Lo userebbe per vendicarsi? Per trasformare la società? O per soddisfare dei capricci, incontrare un rivale e… no, non voglio alimentare ulteriori aspettative, perché nessuno di queste cose succede nel romanzo. Il protagonista acquisisce i poteri aprendo una porta a caso e agendo a caso e si comporta come qualcuno che continua ad avere paura del mondo anche quando quest’ultimo ha preso ad adorarlo e inseguirlo. La parola più adatta per descrivere questo libro è cringe: i personaggi non hanno personalità e neanche il protagonista, che non si vendica, è moralmente perfetto e tremendamente noioso. I personaggi buoni che riescono a resistere alla tentazione della vendetta, se scritti bene, sono fra i migliori, ma non è questo il caso. Tenetevi alla larga da questa delusione, voi che potete.

 

Reign of the seven spellblades è una serie che non smetterò mai di raccomandare. La premessa è simile a Harry Potter, ma la creatività del mondo, della magia e di come quest’ultima influisca negativamente su chi la pratica, ne fa qualcosa di unico e NON adatto ai bambini. Di solito rimango lontana dalle serie cupe, violente e con temi delicati, ma l’equilibrio che raggiunge è tale da sciacquarti via l’angst che in tante altre serie ti ristagna finita la lettura. Sono riuscita a piangere per la morte di uno dei cattivi, che sulle prime sembrava uno scienziato pazzo da due soldi e invece ha una storia, motivazioni e personalità tali da farlo sembrare umano al 100% nonostante i delitti commessi. Adoro questo mondo folle e pericoloso che si scopre piano piano sempre di più e non ho assolutamente idea di come faranno i protagonisti a sopravvivere fino alla fine. Se mai arriverà un lieto fine – cosa che non sono affatto sicura possa succedere – voglio proprio vedere come farà l’autore a tirarlo fuori. Non perdetela.

Housekeeper witch from another world. Una donna finisce in un mondo fantasy visto già troppe volte e scopre di avere poteri magici molto più deboli della media. Li usa in modo creativo e riesce a farsi amici, alleati e una vita non troppo scomoda, ma non mancano nemici e insidie… sembra interessante e non è brutta storia, ma non è riuscita a catturarmi.

Il quarto volume di Hellmode prosegue la storia di un gruppo di giovani eroi che, capitanato da un esperto di videogiochi, è in missione per salvare l’umanità dalle armate di mostri e demoni. Sa di già visto, ma l’esecuzione brillante, i personaggi e i segreti e le peculiarità del mondo che iniziano pian piano a essere svelate ne fanno una lettura piuttosto godibile. A differenza del volume precedente, questo ha tantissime scene d’azione, fin troppe, ma l’ho apprezzato comunque. L’unico neo è che se si è totalmente digiuni di videogiochi potrà annoiare o non essere così chiaro, ma resto affezionata a questa serie.

The dragon soulmate is the mushroom princess. Le prime pagine mi sono piaciute, ma dopo diventa un rosa con poche pretese. Non l’ho odiato, ma dopo un po’ mi è sembrato di nuotare nella melassa. Ma se cercate un rosa tranquillo con un pizzico di magia ambientato tra classi nobili potrebbe fare per voi.

Seventh time loop. È una delle letture che ero più ansiosa di fare ed è stato bellissimo … per le prime pagine. È la storia di una nobile che, scaricata dal principe prima delle nozze, è costretta a fuggire e rifarsi una vita e ne è felice, ma muore a vent’anni e si risveglia il mattino di quel fatidico giorno, per sette volte, ogni volta mantenendo i ricordi e le competenze delle sue diverse vite. In questa si ritrova promessa sposa all’imperatore che, in ogni singola vita, aveva mosso la guerra che era stata indirettamente causa delle sue sei morti. Dopo questa premessa, la trama diventa … appannata. La protagonista sa tutto, vince tutto, l’imperatore è attraente ma ha la personalità di un comodino freddo e il resto dei personaggi è piatto. Non credo di proseguirla, è stata una mezza delusione dopo che la pazza energia delle prime pagine è venuta meno.

 

The drab princess, the back cat and the satisfyng break-up è uno dei rosa migliori che ho letto questa estate. Una nobile, pur di non sposare il principe che sparla alle sue spalle, decide di diventare una maga di alto grado, trascinando nel non facile compito uno dei maghi migliori del regno. Alcuni personaggi sono piatti, ma tutti gli altri sono abbastanza interessanti – i due principali, ad esempio – e la trama, pur non brillando particolarmente, riesce a trovare un buon equilibrio tra i vari componenti. Sa di favola e non di quelle cupe o complicate. L’ho apprezzato e mi ha fatta ridere più di una volta. Proseguirò questa serie e nel frattempo ve la consiglio.

Though i am an inept villainess. In una favolistica corte dell’imperatore cinese, la nobile più pura e buona scampa a un attentato, ma sviene e si risveglia … nel corpo della sua attentatrice! Tutto sembra perduto, ma è solo l’inizio di una vita migliore, tra lo sbalordimento del resto della corte. Per lei, abituata a un eccessivo lavoro e a convivere con la fragilità del suo (passato) corpo, vivere in un rudere fatiscente, potersi coltivare le piante e mangiare patatine fritte è un vero spasso! È un romanzo strano, una sorta di commedia immersa in un clima di favola e non mi è dispiaciuto, infatti comprerò il secondo libro e vi consiglio il primo.

Past countess, present day otome game NPC? Una nobile muore e si reincarna ai nostri giorni … ma in realtà è un videogioco? Come premessa sembra carina, ma in realtà diventa ben presto uno dei rosa più lenti, smielati, a tratti discutibili, cringe e noiosi che abbia mai letto. Evitatelo.

The princess’s smile è una favola stile Bella e la Bestia; non è particolarmente profondo o brillante, ma è comunque piuttosto gradevole. E quel pizzico di politica, guerra e vendetta alla fine è la ciliegina sulla torta che non guasta. L’ho apprezzato.

I am not the final boss lover. Vi ritrovate in un videogioco fantasy: quale modo migliore, per sopravvivere, che rimanere attaccati ai protagonisti che salveranno il mondo per consigliarli ed essere sicuri che il pianeta si salvi? La protagonista pensava la stessa cosa, ma viene tradita e lasciata a morire. Viene poi salvata dal futuro, vero boss finale che inizia a … corteggiarla? Cosa sta succedendo? Sembra un’ottima premessa e lo è, ma è l’esecuzione che lascia a desiderare. Più di metà della storia è occupato dai monologhi interiori della protagonista che dubita di tutto e tutto e rimugina ogni singola cosa. Diventa pesante, infatti sono incerta se proseguire la serie.

Reincarnated as the piggy duke volumi 4, 5 e 6. Il fan di una serie anime si ritrova a vivere in uno dei suoi personaggi e deve agire in fretta, se vuole impedire lo scatenarsi di una guerra tra maghi che devasti l’intero continente! È abbastanza interessante, ma i momenti cringe non mancano, soprattutto nel rapporto con Charlotte. A tratti quest’ultima è una ragazza forte che ha superato un trauma orribile ed è sui passi per diventare una buona maga, a tratti è una donzella in percolo insopportabile e mezza scema. È una serie fantasy con lati positivi, ma non la consiglierei a tutti.

Secret of the silent witch è un romanzo fantasy che narra delle peripezie di una strega così timida da aver inventato un nuovo tipo di magia silenziosa per evitare di parlare in pubblico pronunciando gli incantesimi. Per una missione è costretta a infiltrarsi in una scuola, ma dover interagire con altri umani la fa ammattire! È una storia carina che lascia volutamente in sospeso domande a cui solo il proseguo dei volumi darà una risposta. È anche la rappresentazione di una donna a cui piace la matematica, i numeri e le scienze esatte (oltre che la magia) più accurate e belle che abbia visto. È una delle streghe più potenti, ma il suo carattere induce a sottovalutarla e vedere che poco a poco inizia a farsi rispettare è bello. Lo consiglio.

Legend of the galactic heroes è infine l’ultimo volume che ho letto che abbia lasciata così divisa – e di cui mi sono lamentata da fangirl delusa ho già parlato in un altro articolo. Mi è capitato di leggere saggi in cui ero in disaccordo con l’autore più di una volta e ho potuto chiuderli dicendo “alcune cose sono false o discutibili ma è stata comunque una buona lettura se non altro per il differente punto di vista”, ma questa è una fiction fantascientifica di cui ho amato alcuni aspetti (i personaggi principali) e provato noia o disprezzo per altri (quasi tutto il resto).

 

E voi? Fatemi sapere qual è stata la vostra lettura migliore e peggiore di questa estate nei commenti!

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