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Letture novembrine

Letture novembrine, ossia le storie migliori che ho letto nel penultimo mese dell’anno

 

Novembre è forse il mese più apprezzato dagli amanti dell’autunno. Tra rovesci, freddi, nebbie e umidità (o almeno così è nella Pianura Padana dove vivo io) compaiono anche giornate nitide e luminose, cioccolate calde e i manicaretti tipici della stagione.

Ma oggi volevo parlarvi di alcune storie che ho letto in questo mese e mi sono rimaste particolarmente impresse.

In ordine di tempo, non posso non menzionare il centoduesimo volume di One Piece, forse la storia d’azione e di pirati più famosa degli ultimi decenni. Pur partendo dalla premessa semplice di un ragazzino assetato di avventure e libertà che lascia la sua isola, nel corso dei volumi la serie si trasforma in un’epopea piena di eventi, colpi di scena, rimandi a figure e fatti reali, misteri e personaggi memorabili. La adoro e questo volume è stato pieno di battaglie e avvenimenti cruciali, l’unico lato negativo è che iniziano a mancarmi gli archi narrativi più tranquilli e che aspettare il prossimo è sempre dura.

So che esistono gli spoiler online, ma cerco di tenermi.

 

Life lessons with Uramichi Onisaan è un altro manga che mi ha colpita positivamente. Ne avevo sentito parlare e sono contenta di essermi levata la curiosità, ma mi rendo conto che non è per tutti. È la storia, raccontata sotto forma di sketch non lunghissimi, dell’omonimo protagonista, un trentenne laureato che potrebbe partecipare alle olimpiadi ma è finito bloccato in un lavoro (e vita) insoddisfacente e ben lontano dalle sue aspettative giovanili e dal suo titolo di studio. È una delle star di un programma televisivo a basso costo per bambini e buona parte dei suoi colleghi di lavoro si ritrova nella stessa, amara situazione (vedi i due ex compagni di dormitorio che se ne vergognano al punto da non togliersi mai i costumi da orsacchiotti giganti in sua presenza, oppure la cantante laureatasi da una prestigiosissima accademia di musica). È un umorismo un po’ amaro, pieno di sarcasmo, in cui i momenti teneri, o di genuino altruismo di slancio umano del protagonista brillano ancora di più per la loro scarsità. Mi ha fatta ridere e riflettere; non è scontato che io rientri nel target di un’opera e che quest’ultima mi piaccia.

 

Oh my god, not again è una fanfiction di discreta lunghezza dedicata a Harry Potter. Quest’ultimo torna indietro nel tempo la sera stessa in cui Hagrid passa a prenderlo per portarlo a Hogwarts e decide di salvare le persone destinate a morire nella storia originale e non preoccuparsi di nient’altro. Questo atteggiamento “menefreghista” lo rende una lettura favolosa (e parodica) che mi ha davvero fatta ridere e lo consiglio agli appassionati della saga. Mi piace considerarlo il vero finale della serie, con cui ho rapporti altalenanti.

 

Catching up with duke Bushnel è un webtoon di cui ho apprezzato l’umorismo, lo stile grafico utilizzato e l’aspetto dei personaggi, quasi tutti piuttosto bellocci. È una di quelle storie a fumetti progettate per essere lette verticalmente dal cellulare e pur non brillando per la profondità dei personaggi o della trama, è una commedia amorosa di facilissima lettura. Un giovane duca che agisce come un bambino viziato si mette in testa di sposare la donna che l’aveva spaventato da bambino; lei è umana solo per metà e ha poteri spaventosi, ma decide di accettare la sua proposta di matrimonio perché le garantirebbe prestigio e vantaggi politici, ma soprattutto ha un debole per gli uomini belli. Lui si rende perfettamente conto che non ha altro da offrire se non le ricchezze di famiglia e il suo ottimo aspetto e lo accetta senza problemi. Il lettore, a volte, vorrebbe prenderlo a schiaffi, ma ha momenti tali per cui odiarlo davvero diventa quasi impossibile. Non è ancora finita, ma se qualcuno cerca una lettura leggera e, insieme, un modo per rifarsi gli occhi, non posso che consigliarla.

Vado matta per quelle gag visive in cui i personaggi non sono troppo stilizzati, ma se succede qualcosa di imbarazzante diventano sgorbi ultra espressivi.

 

A villainess is no more è un altro webtoon (stavolta completo) ed è la storia migliore che ho letto in questo mese. In un mondo fantasy, una duchessa decide di accettare al posto della sorella la proposta di matrimonio del temuto arciduca di un paese straniero. Lo fa per tre motivi: senso del dovere, la consapevolezza che il suo corrente fidanzato non è il massimo né interessato a lei, e, soprattutto per allontanarsi alla famiglia; essi, come gran parte del paese, stravedono per la sorella (chiamata addirittura “santa”) e ignorano o chiamano “cattiva” lei. La storia d’amore che finisce per crearsi tra lei e il merito è toccante, a tratti così dolce da essere stucchevole, ma fra gli intrighi e i pericoli magici continui è un contrappunto che non guasta affatto. Pur non essendo un capolavoro di profondità, questa storia ha colpi di scena, una trama carina e un finale favoloso. L’ho trovato interessante per come tratta la sorella, che in altri tipi di storie sarebbe l’eroina, ma qua viene svelato come quel genere di persone può finire per essere nella vita reale: un’ipocrita egoista con assai poca consapevolezza di ciò che ha intorno. L’ho adorato e lo consiglio a chi cerca una bella storia romantica con un pizzico di magia.

 

Galaxy – uno straordinario viaggio nell’universo è invece un lungo manuale sulle stelle, i pianeti, in generale la galassia e i fenomeni astronomici. È di National Geographic, ha delle foto splendide, contiene informazioni piuttosto recenti che a tratti contrastavano con quelle dei miei vecchi libri di scuola, e mi ha dato ottimi spunti per I divoratori di stelle, la fanfiction slice of life/distopica/fantascientifica che sto scrivendo. È una lettura che non rimpiango affatto, nonostante la complessità di (pochi) passaggi che entrano nello specifico del complesso funzionamento delle stelle e delle orbite. Lo consiglio a chi vuole sapere qualcosa di più sullo spazio.

 

La fisica dei manga è un libro strepitoso che consiglio a tutti, specialmente se appassionati di anime e/o cartoni animati. Partendo dalle imprese mirabolanti dei personaggi animati, l’autore passa a illustrare come spesso siano impossibili, attraversando vari campi del sapere, dalla biologia, alla robotica, all’astronomia … non è semplice farmi provare un tale amore o curiosità per le materie scientifiche (propendo per quelle umanistiche), ma questo libro ce l’ha fatta, l’ho divorato e mi è quasi spiaciuto finirlo.

 

Il diciassettesimo volume di How a realist hero rebuilt the kingdom ha risposto al mistero più grande della storia, che però non è ancora conclusa. Resta lo scontro tra il paese del protagonista, costruito e consolidato con cura, attenzione e fatiche e quello dell’irruente conquistatore Fuuga Haan (che se muore male farò un brindisi all’autore). Adoro questa serie perché nonostante la presenza di elementi di cui farei a meno (ahem, ahem, harem) i personaggi sono interessanti, il mondo pure e pur essendovi presenti guerre e intrighi politici NON diventa pesante, anzi, ha uno stile che non si trascina mai. Il tempo passa, i personaggi crescono, evolvono e quelli davvero importanti a cui ci si affeziona non muoiono (ho già detto di avere un debole per i salvataggi all’ultimo secondo?). Cosa si può chiedere di più a un fantasy?

 

E voi? Quali sono state le letture migliori di questo mese? Scrivetele nei commenti e continuate a seguirmi!

 

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