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Letture di gennaio 2023

Letture di gennaio; ossia come iniziare bene il nuovo anno

 

Oggi vi parlerò di cosa ho letto in questo primo mese: anticipandovi che ho avuto piacevoli sorprese, ma anche qualche delusione.

Comincerò dai manga: il secondo volume di Kaiju n. 8 prosegue le folli avventure del protagonista, un trentenne che grazie a un incidente acquisisce un potere che potrebbe metterlo in condizione di raggiungere il suo sogno di infanzia; combattere insieme alla sua amica più cara contro i mostri. Ma se lo beccano mentre usa questi poteri corre il serio pericolo di venire vivisezionato e se non li usa affatto, di venire cacciato dalla squadra. Sono usciti altri volumi e prima o poi mi metterò in pari perché questa serie lo merita.

Sul centotreesimo volume di One Piece mi è impossibile dilungarmi, data la lunghezza della serie e il rischio di spoiler, ma posso dirvi che mi è piaciuto. Ci sono rivelazioni, curiosità, colpi di scena e un mucchio di mazzate (del resto la battaglia a Onigashima ha appena raggiunto il culmine).

Lady Rose wants to be a commoner è il rilascio ufficiale di un manga che combina il rosa, il dramma e la commedia. La protagonista è una nobile che accetta di venire falsamente accusata e spogliata dei suoi privilegi appunto perché desidera vivere come una persona comune, lontano dai nobili che in realtà non sopporta, tra cui il suo ex. Sfortunatamente questi ultimi ricompaiono nella sua vita per scopi non chiari e tutti i suoi sforzi rischiano di essere vani. Non mancano le risate, ma il sottotono è molto cupo e mette in dubbio la sua capacità di autodeterminazione da una trama che sembra lavorare dall’ombra per rimetterla sui binari da cui è fuggita. La qualità delle immagini e della traduzione non è nemmeno paragonabile a quella delle scan. Sono indecisa se proseguire la lettura, che diventa sempre più cupa, ma a chi cerca una storia un po’ particolare con disegni bellissimi non posso che consigliarla.

Il decimo volume di Shadow’s House svela tutti i retroscena della coprotagonista di cui i lettori, me compresa, credevano falsamente di sapere già tutto. Ci sono molte rivelazioni succose e interessanti, ma altri segreti restano nell’ombra e io non posso che applaudire alla bravura dell’autore, non solo per la bellezza dei disegni, ma anche per aver saputo cesellare una storia così intrigante che cattura il lettore senza partire subito in quarta. È un’abilità non affatto scontata, nel gusto di oggi.

Anche il decimo volume di Atelier of witch’s hat ha superato le aspettative; tra disegni splendidi, che sembrano usciti da un libro per bambini e la storia che accenna a temi maturi e difficili senza mai scadere nel gore o nello spavento a buon mercato, è stata una lettura che ho divorato in mezzora. Il personaggio introdotto apposta per mostrare i difetti del mondo dei maghi sta facendo narrativamente il suo lavoro e ammiro molto Coco per non aver ceduto all’odio o all’orrore nei suoi confronti. Se qualcuno sa dove vendono il suo atteggiamento, me lo dica e andiamo tutti insieme a comprarne almeno un chilo.

Per il trentaduesimo volume di Black Clover vale ciò che ho detto per One Piece: tantissima azione e battaglie, trama troppo lunga per riassumerla in poche righe. Si avvicina il climax della lotta contro il re dei demoni e non ho assolutamente idea di come ne usciranno, segno che l’autore sta facendo bene il suo lavoro (e che l’attesa per il prossimo volume sarà lunga).

Il primo volume di The dragon knight’s beloved è l’ultimo manga che ho letto questo mese nonché la più grossa delusione. È un rosa ambientato in un fanta-medioevo dove i cavalieri cavalcano i draghi e rispettano regole particolari, ma è anche la collezione di cliché più triti e ritriti e noiosi che abbia letto in questo mese. Un buono scrittore sa prendere dei cliché e farli sembrare freschi e interessanti, ma non è il caso di questo autore. Si capisce fin dai primissimi momenti come andrà a finire tra lui (margravio/cavaliere) e lei (figlia del cuoco del castello e appassionatissima di draghi). I draghi non sono che generatori di plot a caso; deve succedere la cosa x perché la storia prosegua/si regga in piedi? Ah, ma x è un’abitudine/esigenza tipica dei draghi. D’accordo, ma se vale anche per il resto dell’alfabeto e del 98% del plot, non riesco a non farci caso. Lo stile dei disegni, pur non essendo brutto, non mi ha entusiasmata e la personalità da cartonato dei personaggi non aiuta. Provo quasi compassione per questi cavalieri: hanno missioni difficili e pericolose e i draghi hanno tante abitudini così peculiari che è come se ne fossero schiavi, anziché compagni (esempio: i draghi sono sempre collegati alla loro mente e fanno i capricci se osano pensare o pronunciare qualcosa che gli è sgradito). Grazie, ma no grazie (o forse sono io, i rettili reali e immaginari non mi hanno mai suscitato curiosità o simpatia).

 

La campana dell’arciprete è un romanzo della giallista/storica Danila Comastri Montanari ed è ambientato in Italia subito dopo le guerre napoleoniche. È interessante e bello soprattutto per lo spaccato storico, il chiaroscuro dei personaggi e delle varie parti in gioco. Illuministi, cattolici, nobili, popolani, tutti hanno un punto di vista diverso e nessuno di loro ha ragione su tutto (no, neanche gli Illuministi). L’ho apprezzato molto e ve lo consiglio.

 

The invincible little lady aveva gli ingredienti giusti per una buona lettura di evasione: una giovane muore per malattia e si reincarna in un mondo di magia con poteri abnormi. Sfortunatamente ciò che non è già visto è puro cringe. Più volte avrei voluto urlarle che la sua paranoia di non farsi scoprire era stupida e inutile e perciò non avrei potuto simpatizzarci, ma niente. Ho fatto qualche risata, ma “oddio non posso fare sapere a tutti che sono ultrapotente perché sennò avrebbero paura di me, anche se mi amano tutti quanti, sono nobile e ricca e potrei potenzialmente salvare delle vite” non è una posta in gioco/conflitto che posso prendere sul serio. Non proseguirò la serie e ve la sconsiglio.

 

Pokemon l’enciclopedia – nuova edizione è una raccolta di curiosità sulla versione animata del famosissimo brand. C’è qualche retroscena carino, ma lo sconsiglio a chi non è un fan.

 

Cats in space and other places è una raccolta di racconti a tema fantascienza e gatti. Scritto alla seconda metà del secolo scorso, è un misto di chicche deliziose da non perdere (come Ordeal in space, Duty Calls e altre ancora) e storie brevi che mi hanno lasciata piuttosto fredda, se non confusa. Consigliatissimo, se vi piace la fantascienza o non la odiate (serve anche un buon livello di inglese, visto che purtroppo non ne esiste la versione italiana).

Il dodicesimo e tredicesimo volume di Kuma Bear sono, al pari del resto della serie, un delizioso equilibrio tra scene di lotta e pura pucciosità. Yuna, la protagonista, parte per una nuova avventura ed esplora il deserto con i suoi poteri (e armatura) a tema orso. Se cercate una storia d’azione senza scosse o psicodrammi, vi consiglio l’intera serie.

Europa – dove andare, quando è una guida che per ogni mese suggerisce al lettore più mete a seconda delle sue esigenze. A chi, come me, non importa granché degli sport invernali, non resta che scartare una buona parte delle proposte, ma ho imparato cose nuove e ho segnato più di un luogo. (No, Vienna non mi interessa solo per i musei e le attrazioni dedicate al cioccolato o perché c’è nata la Sacher, ma anche per i monumenti e il museo imperiale; leggere tante serie lette in un fanta-medioevo mi ha fatto venire la curiosità di saperne di più su quello vero). Sono segnate anche tantissimi luoghi in riva al mare, altri a portata di ogni tasca e gusto; ad alcuni cui non avrei mai pensato. Consigliatissimo se volete progettare un viaggio.

Ho finalmente letto Peter Pan nell’edizione di Ippocampo e non lo rimpiango. Ci sono molte differenze rispetto al film della Disney, è più cupo e ha un finale malinconico, ma ha un’atmosfera magica che cattura diversi stadi dell’infanzia, compresi alcuni di cui gli adulti si scordano facilmente.

 

E voi? Cosa avete letto di bello o brutto a gennaio? Fatemelo sapere!

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